Com’è andata a finire #2? Da La Buona Vernice al murales di Cheap

11 Maggio 2017

Seconda puntata de La Buona Vernice in tour. Oggi vediamo com’è andata a finire dalle parti di Cheap, associazione che ha conseguito una donazione nell’edizione 2016 de La Buona Vernice e che ha fatto decollare il suo progetto di wall dedicato alla partigiana Irma Bandiera.

 

Wally di Orticanoodles mescola la vernice Renner Italia con cui è stato realizzato il murale

Le nostre telecamere si sono accese sulle pareti delle scuole elementari Bombicci di Bologna colorate dal duo artistico Orticanoodles che ha riacceso il sorriso dell’eroina della Restistenza. Dato l’alto valore storico oltre che artistico del wall, alla presentazione erano presenti la terza carica dello Stato, Laura Boldrini, e il primo cittadino del capoluogo, Virginio Merola.

 

«Abbiamo deciso di intervenire su una scuola per aprire un dialogo anche con le generazioni più giovani – ha spiegato Wally del Collettivo Orticanoodles -. Attraverso il nostro linguaggio ultra contemporaneo possiamo portare messaggi che fanno parte della nostra memoria storica».

 

Il murale di Cheap è risultato tra i primi 10 progetti de La Buona Vernice 2016

«Le nostre opere possono essere valutate anche in modo negativo da chi le guarda – ha messo in conto l’artista -. L’importante per noi è che non vi sia mai il gap che, per esempio, si consuma nel rapporto tra il pubblico di massa e l’arte concettuale o informale. In quei contesti le persone spesso dicono: ok, mi piace o non mi piace, ma non me ne intendo… Questo è un gap che vogliamo bypassare portando l’arte nella vita di tutti i giorni. Un’arte che sia comprensibile a tutti».

«Cheap si è sviluppato negli anni tenendo molto in considerazione un rapporto di dialogo con la città  – ha spiegato Flavia Tommasini dell’Associazione Cheap Poster Street Art -. L’anno scorso abbiamo subito pensato a Irma Bandiera, che per noi nell’ambito della Resistenza è la figura più importante non solo di Bologna. È emblema della figura femminile che ha dato vita alla Resistenza ed è una combattente. Così nasce la volontà di partecipare a La Buona Vernice e di rendere questo progetto sociale e partecipato perché poi il pezzettino che ci ha convinto molto de La Buona Vernice è la possibilità di interagire con chi poi vota».