Le vernici per legno Aquaris lasciano il tempo fuori dalle porte blindate

4 Luglio 2017

Le vernici per legno della gamma Aquaris proteggono il legno da umidità, gelo, raggi ultravioletti e smog. Pretendi l’ultra resistenza per le tue creazioni

 

ATTENZIONE: LE VERNICI PER LEGNO DESCRITTE IN QUESTO POST SONO INSERITE IN UN CICLO DI USO PROFESSIONALE.

 

Le porte blindate nascono per conferire sicurezza e stile a ogni ambiente. Alle porte blindate non sono soltanto richieste funzionalità antieffrazione, capacità di taglio termico e prestazioni di abbattimento acustico. Il mercato oggi esige gusto e design, personalizzazione, sintonia con gli arredi interni, armonia.

Per la decorazione e la protezione delle tue porte in legno, scegli l’eleganza e la tecnologia delle vernici all’acqua Renner Italia.

La gamma di vernici per legno Aquaris esalta la bellezza delle tue creazioni con una vasta gamma di colori mordenzati e pigmentati, rispondenti alle tendenze moderne e agli equilibri della tradizione. Pretendi che siano le migliori vernici per legno a prendersi cura di una porta nata per rendere la casa inviolabile e chiamata a mantenere la propria bellezza nel tempo.

 

Tecnologia e ricerca al servizio delle tue creazioni

 

Vernici per legno resistenti per un periodo straordinariamente lungo

Grazie ai cicli di verniciatura all’acqua di Renner Italia, le porte dicono stop all’usura del legno e si mantengono come nuove per un periodo straordinariamente lungo. La vernice per legno a guardia delle porte blindate non è soltanto vivace e morbida al tatto: è soprattutto caparbiamente resistente agli agenti di degrado atmosferico.
Il film di vernice è elastico, impermeabile e resistente a urti e abrasioni. Il colore non vira, ricopre uniformemente l’intera superficie. Inoltre, il rivestimento garantisce all’elemento naturale del legno un’eccellente traspirazione.

 

 

Il ciclo di verniciatura Renner Italia per porte blindate

 

Impregnante semigel YM—S035/–T**

Particolarmente soffice al tatto e idrorepellente. Uniforma la colorazione del legno pur mantenendo la brillantezza della tinta. Si applica a spruzzo o a pennello seguito da straccio. Facilita la ripresa della pennellata.
Per proteggere le porte realizzate con legni di classe 3 e 4 (EN 350-2) dall’aggressione dei funghi blu (EN 152) e dei funghi della marcescenza (EN 113), prima dell’impregnante YM— S035/–T**, applicare direttamente sul legno grezzo l’impregnante YM—M101. Questo trattamento chimico risponde ai requisiti delle classi 2 e 3 secondo EN 335. L’impregnante YM—M101 è un protettivo a base di idro-olio in grado di penetrare nel legno, resa: 80-160 g/mq; sovraverniciabile dopo 2 ore.

 

Fondo unico per pannelli YL—M247

La sua speciale formulazione ne consente l’impiego sia nei cicli mordenzati (ottimo disegno del poro e compatibilità con fromager) che nei cicli pigmentati (ottima copertura e ridotto rigonfiamento dell’MDF).
È un prodotto tixotropico: riduce le colature nelle aree pantografate. Può essere colorato a seconda delle richieste della clientela. Può essere carteggiato manualmente o spazzolato automaticamente.

Fondo Isolante trasparente YL—M261

Formulato specifico per larice (pinosilvina)

 

Finitura YO-**M370

Si presenta nella versione mordenzata o RAL. È una finitura tixotropica per applicazioni in piano, dotata di una buona resistenza all’esterno.
L’impiego del reticolante YC—M408 permette di ottenere eccellenti caratteristiche di:

  • resistenza chimica
  • resistenza al metal marking
  • resistenza all’acqua
  • accatastamento
  • durezza superficiale

È disponibile in diverse opacità.
Nel caso di porte blindate caposcala, al fine di ottenere le massime prestazioni di durezza superficiale ai graffi, la finitura YO-**M370, può essere protetta con una mano fissativa di YO-10M785 incolore catalizzata al 10% con YC—M402.

 

 

Come ottimizzare la lavorazione

 

1. Il materiale

Il pannello per porte blindate è generalmente composto da:

  • multistrato di okoumè a incollaggio melamminico
  • multistrato di fromager a incollaggio melamminico con impiallacciatura (generalmente da 20/10) in douglas, pino, rovere, tanganika, yellow pine, mogano, okoumè. Sono da preferire quelli con lo strato interno della stessa essenza presente in superficie.
  • MDF idrofugo

Gli spessori generalmente impiegati sono i 14 e i 18 mm; a volte possono essere impiegati anche spessori da 7 mm.

2. La pantografatura

Le lame del pantografo devono essere sempre ben affilate al fine di garantire un taglio a regola d’arte ed evitare di “strappare” la fibra del legno.
Per garantire una maggiore durata del film di vernice, occorre:

  • evitare di eseguire pantografature strette (es. inferiori a 5 mm) e profonde (es. superiori a 5 mm), affinché la vernice, in fase di applicazione, possa depositarsi in modo uniforme nelle zone pantografate, garantendo una buona riuscita della verniciatura;
  • evitare gli spigoli vivi. Per azione della tensione superficiale in questi punti la vernice tende a ritirarsi, scoprendo lo spigolo;
  • evitare piani non inclinati. La condensa notturna e l’acqua piovana, in questi punti, tende a fermarsi determinando un rapido degrado del film di vernice.

3. La calibrazione e la spazzolatura

Il pannello, una volta pantografato, può essere calibrato, utilizzando carta grana 180. Di seguito è sempre consigliabile eseguire una spazzolatura meccanica, sia longitudinale che trasversale, del pannello con spazzole e platorelli (generalmente con carte abrasive aventi grana 220-240), al fine di:

  • migliorare l’aspetto estetico finale: rimozione del pelo del legno, specie nelle zone
    pantografate contro vena;
  • aumentare la durata del film di vernice: arrotondamento degli eventuali spigoli vivi.

 

4. I cicli di verniciatura

Per evitare infiltrazioni di acqua e quindi la formazione di rigonfiamenti del pannello, è sempre consigliabile:

  • dare almeno una mano di fondo anche sul retro del pannello;
  • sigillare la testa inferiore del pannello con una mano di pennello di finitura (ad es. YO-**M370/R8017);
  • sigillare i primi 15 cm (a partire dal basso) dei due bordi laterali con una mano di pennello di finitura (ad es. YO-**M370/R8017).

 

5. La pellicola di protezione

I pannelli devono essere protetti con una pellicola durante le fasi di trasporto e montaggio. A tale scopo si impiegano generalmente pellicole in PE o HDPE con adesivi acrilici aventi bassa adesività. È molto importante, durante la fase di applicazione, evitare che si formino pieghe e bolle nella pellicola, le quali potrebbero portare nel tempo alla formazione di difetti superficiali sul film di vernice. A tale proposito si consiglia di impiegare una speciale macchina in grado di applicare il film protettivo senza difetti. La pellicola deve essere rimossa entro 3 mesi. Non lasciare il pannello con la pellicola sotto la pioggia o la luce diretta del sole.

6. La pulizia

È consigliata una pulizia periodica del pannello. Si impieghino al riguardo panni in microfibra. Evitare panni in cotone o fogli di carta, i quali possono causare l’asportazione di parte del pigmento contenuto nello strato superficiale della vernice. Evitare detergenti fortemente basici o acidi e solventi, i quali possono causare danni al film di vernice. Seguire a tale scopo la seguente procedura con prodotti Renner Italia:

  • asportare le tracce di sporco con il detergente RR1050, appositamente studiato per pulire le vernici a base acqua senza aggredirle:
  • a seguire applicare il ravvivalegno RR1250, prodotto studiato per proteggere la vernice dalle aggressioni del tempo.

 

 

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