Batosta Tari, nota dell’ufficio legale di Renner Italia

8 Novembre 2018

Riceviamo e pubblichiamo dal nostro ufficio legale:

«Il 7 novembre scorso si è tenuto, presso l’Ufficio tributi del Comune di Minerbio (Bologna), un incontro in contraddittorio su base tecnica per chiarire i contenuti della pretesa TARI del Comune, alla presenza del funzionario responsabile vicario dell’Unione di Comuni Terre di Pianura, Sig.ra Patrizia Ragazzini. Era altresì presente, ma non è stato inserito nel verbale di contraddittorio, un rappresentante della cooperativa sociale, il Sig. Carlo Alberto Pinti. Per la Società erano presenti l’Ing. Aldrovandi, il Dott. Boffelli ed il Dott. Stracciari, unitamente al Prof. Avv. Christian Califano che ha ricevuto mandato per la tutela legale della Renner Italia Spa nel suddetto procedimento».
«La società, per mezzo del suo difensore, ha subito posto in luce che, in relazione all’atto introduttivo del suddetto procedimento (prot. 20737 del 04.09.2018), non erano chiari i presupposti ed i termini della concreta pretesa impositiva, chiedendo pertanto che tali presupposti applicativi venissero correttamente identificati in relazione ai regolamenti vigenti e con riferimento alle singole annualità di imposta che, per ulteriore chiarezza, dal 2013 al 2017 risultavano tutte regolarmente pagate secondo quanto richiesto con avviso di pagamento dal Comune stesso. Il Comune si è dunque successivamente impegnato, in relazione agli argomenti tecnici sollevati dalla Società nel corso del contraddittorio, a produrre nel più breve tempo possibile una apposita relazione esplicativa delle metodologie di verifica applicate».
«Come è pertanto risultato evidente, se il Comune ha pretese ulteriori e diverse rispetto a quanto già incassato a titolo di TARI sulla base di avvisi di pagamento calcolati dallo stesso Comune per le annualità suddette, e regolarmente poi pagati da Renner Italia Spa, ha l’onere ed il dovere giustificarlo e di motivarlo tecnicamente sulla base a quanto disposto dalla legge ed dai regolamenti. Il Comune ha, in tal senso, preso questo impegno in prima persona a nome del funzionario responsabile, senza delegare ad altri soggetti su quella che è la Sua funzione nei confronti dei cittadini contribuenti che, sino a prova contraria (che spetta ovviamente al Comune), risultano corretti ed adempienti».