Le vernici per il satellite Flex oggi sulla stampa locale

17 Luglio 2019

Le vernici per la ricerca spaziale hanno meritato oggi gli onori della cronaca. L’edizione bolognese del Resto del Carlino ha dedicato ampio spazio al progetto che vede Renner collaborare con Cnr ed Esa.

Vernice della Renner nello spazio

Minerbio Il prodotto permette a un satellite di monitorare il verde

di RICCARDO RIMONDI
LE VERNICI di Minerbio per studiare lo stato di salute delle foreste dallo spazio. C’è anche Renner a bordo del progetto lanciato dall’Agenzia spaziale europea per monitorare l’attività della vegetazione. L’azienda di Minerbio, che produce vernici e impiega 345 dipendenti per un fatturato 2018 intorno ai 120 milioni di euro, ha realizzato la vernice che permetterà a un satellite incaricato del delicato compito di monitorare il verde su tutta la superficie della Terra.
IL PROGETTO è ambizioso: nel 2023 l’Esa (l’agenzia spaziale) lancerà in orbita il satellite Flex, acronimo di Fluorescence Explorer, a bordo del quale si troverà uno strumento in grado di mappare la fluorescenza della vegetazione. In pratica, questo strumento rileverà la luce emessa dalle piante, un tenue bagliore rossastro emesso durante la fotosintesi clorofilliana. E, da lì, sarà possibile quantificare la fotosintesi dei sistemi terrestri, rilevando lo stress della vegetazione. L’obiettivo è fornire indicazioni per la corretta gestione delle risorse naturali, soprattutto dell’agricoltura.
MA LO SPETTROMETRO di bordo di Flex, quello che in pratica misura la luce emessa dalle piante, ha bisogno, per funzionare, di essere continuamente tarato,
comparando la fluorescenza della clorofilla – che è variabile – con quella di un emettitore a segnale costante e noto. Il ruolo di Renner, su indicazione dei ricercatori di Esa, è proprio quello di fornire questa ‘tara’: si tratta di una vernice speciale, che l’occhio umano percepisce come verde, che emette una molecola fluorescente in grado di dare un segnale simile a quello delle piante. Inoltre, l’azienda di Minerbio ha fornito la superficie su cui è stata applicata la vernice. Il satellite, passandovi sopra, è in grado di tarare lo spettrometro per garantire l’accuratezza delle misurazioni.
«L’EMISSIONE tra il rosso e l’infrarosso della vernice – spiega Nicola Armaroli del Cnr – riproduce in sostanza il comportamento delle piante. Abbiamo appena
finito di testare una superficie di 100 metri quadri posizionata nel Grossetano». Le misurazioni, in questo caso, sono state effettuate da un aereo. Quando il satellite andrà in orbita la superficie dovrà essere più ampia, presumibilmente oltre un chilometro quadrato. Per Renner, la partecipazione a questo progetto è un’attività ben fuori dall’ordinaria amministrazione: «Mettere la chimica delle vernici al servizio di un progetto Esa e Cnr per i ricercatori di Renner Italia è motivo di soddisfazione – commenta Luigi Benni, direttore di laboratorio di Renner –. L’impegno per l’ambiente è una delle priorità della nostra ricerca».