Primo Nobel per la chimica: Jacobus Henricus Van ‘t Hoff il chimico viaggiatore amante dell’arte

11 Agosto 2017

“Mille e una vita” oggi racconta la storia di Jacobus Henricus van ‘t Hoff, primo nobel per la Chimica.

Corriamo indietro nel tempo e insieme torniamo all’assegnazione del primo premio Nobel per la chimica.

Oggi “mille e una vita” racconta la storia di Jacobus Henricus van ‘t Hoff, il primo uomo a ricevere l’ambito premio, un esempio incredibile di vitalità e curiosità che hanno cambiato il mondo.

Jacobus Henricus van ‘t Hoff è stato un chimico Olandese insignito del premio Nobel nel 1901 per la scoperta delle leggi della dinamica chimica e della pressione osmotica nelle soluzioni.

Curioso ed eclettico fin da giovanissimo mostrò grande interesse per la chimica sperimentale, in particolare per gli esplosivi, coltivando questa sua passione accanto a quella mostrata per la letteratura e la poesia.

Il suo percorso di studi si indirizzò fortemente sulla chimica che ampliò unendovi le basi della fisica.

Studiò all’università di Leida e conseguì il dottorato di ricerca a Utrecht. Nel 1876 venne chiamato a ricoprire il ruolo di assistente alla facoltà di fisica presso la Scuola veterinaria di Utrecht; da lì i suoi studi e le sue ricerche lo condussero nell’arco di due anni alla cattedra presso l’università di Amsterdam, dove questo ruolo fu suo per i successivi 18 anni.

Uno studioso e un ricercatore prolifico e di grande valore al quale si devono studi assolutamente rivoluzionari e innovativi sulla dinamica e la pressione osmotica.

Dotato di una straordinaria vitalità; era un viaggiatore, un grande amante della natura interessato a indagarne processi e meccanismi, come nel caso degli studi sulle origini dei depositi oceanici. E poi l’amore per la letteratura, la poesia, la musica, un’irrefrenabile passione per la vita e le sue manifestazioni che fu un’inesauribile fonte di ispirazione per i suoi studi.

Come nasce il premio Nobel per la chimica

Il premio Nobel per la Chimica è stato previsto nelle ultime volontà presenti nel testamento di Alfred Nobel del 1895. Lo scienziato dispose che il suo patrimonio fosse destinato all’istituzione di una serie di premi in denaro da assegnare a coloro che avessero concretizzato il loro impegno e il loro sapere in fondamentali scoperte per l’evoluzione dell’umanità. I campi di applicazione identificati da Nobel furono: la fisica, la chimica, la medicina o fisiologia, la letteratura e la pace.

Così nel pieno rispetto delle sue volontà il 95% dei beni patrimoniali in suo possesso sono stati destinati all’istituzione dei cinque premi. Furono necessari due anni perché il governo Norvegese vincesse lo scetticismo circa l’autenticità delle volontà espresse dallo scienziato e approvasse il testamento.

A distanza di poco tempo fu costituita la Fondazione Nobel per la gestione del patrimonio e dei premi; venne quindi istituito il Comitato per il Nobel Norvegese incaricato di assegnare il nobel per la pace e successivamente uno dopo l’altro le competenti istituzioni per ciascun ambito.

  • Il Karolinska Institute per l’assegnazione del nobel alla medicina;
  • L’accademia Svedese per l’assegnazione del nobel alla letteratura
  • L’accademia delle Scienze per l’assegnazione dei premi per la fisica e la chimica.

Ciascuna commissione formata da cinque membri, seleziona e assegna i rispettivi premi, comunicati nel mese di ottobre ai vincitori. La consegna ufficiale avviene durante la tradizionale cerimonia del 10 dicembre a Stoccolma, data in cui ricorre la scomparsa dello scienziato.

Il primo premio Nobel è stato assegnato nel 1901.